Fitness Forever
Art?culo "Personal train"
Fitness Forever, training da spiaggia
Non ho ancora capito, a distanza di anni, la differenza topica tra i Valderrama5, combo partenopeo dalle ascendenze Maturana/Rincon, e i Fitness Forever, qualcosa più di un rimpiazzo diretto, che il 13 marzo debuttano nella discografia ufficiale con “Personal train” a suggellare l’accordo di coproduzione -e promozione- tra la toscana Pippola Music e l’iberica Elefant, capofila europea del settore easy pop. Quel che è certo è che entrambe le esperienze mi appagano un bel po’. Un bel po’ tanto. Spazio alla diretta quindi…
Che “Personal train” sia un disco importante se ne sono accorti, come non di rado succede, soprattutto all’estero: alta rotazione in due trasmissioni della BBC, articolo su Mojo, homepage su AllMusic.com, grande spazio nelle pagine culturali di El Paìs e sulla cult’zine giapponese Cookie Scene, senza contare i numerosi portali e blog internazionali che se ne stanno occupando. Sarà perché all’estero piace dipingere in questa maniera l’Italia, ma per sentirci meglio dovremmo cominciare a farlo anche noi…
Disco importante, si diceva. Filologico nel riportare le lancette al recupero lounge d’inizio nuovo secolo, e foriero di non pochi potenziali singoli: dalla nodale D’estate che colloca nella bella stagione -sunny day sets fire…- l’intera opera collazionando le citazioni di un dopoguerra di musica, “Silvia lo sai” e “Ci vorrebbe il mare”, Maurizio Arcieri e Romina Power-pop, alla devota Bacharach (”la follia di credere che sei mia, malgrado sia evidente che ritorni solo per giocare, ma sono ascendente Vergine e lo sai”), dalle Vacanze a settembre coi suggerimenti di Paster e Carlos per un turismo consapevole che evita la coda ai caselli fino alla confidenziale Quando ho tempo in odore di Bongusto e di buon gusto. Discorso a parte merita il top dell’ironia contenuto in L’anarchica pugliese: brano in immancabile hand(i)clapping che narra dinamiche universali sotto lo spettro della “lotta di classe” tra il Bello e il brutto, contrapponendo il borghese concetto del possesso femminile all’amore libero di chi canta hippy-hippy-hippy. Assolutamente da non tacere gli special, le deviazioni: Se come te apre un varco verso la discomusic di Alan Sorrenti 1977-78 come hanno solo abbozzato i Rino Ceronti, idealizzando un possibile sviluppo futuro per la corposa band napoletana, Je je jeox è tropicalista e Albertone come un carosello del digestivo Antonetto ambientato a piedi in una Roma assolata. In questo schema idilliaco la traccia meno positiva, ed è tutto dire, si chiama Monica e dopo sprazzi a metà strada tra Nome e Smash Mouth stempera nello svenevole pop spagnolo marca La Casa Azul. Capite bene che se questo è il punto meno elevato, “Personal train” si candida già ora quale disco italoindie dell’estate 2009 come “Riviera” dei Fitness Pump fu nel 2006 e “Tanti saluti” degli Ex-Otago nel 2007, con la possibilità di resistere anche ai primi rigori del prossimo autunno. E in tempi di incisioni dalla durata centellinata, ricreare perfettamente un immaginario in cui ritrovarsi così come hanno saputo fare i Fitness Forever è grasso che cola per noi ascoltatori, un asso di briscola nelle loro mani.
Fitness Forever - “L’anarchica pugliese”
Fitness Forever [Italian embassy]
foto: Archivo Elefant