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22/05/2009

"49 Arlington Gardens" review



Artista: Nick Garrie
Titolo: 49 Arlington Gardens
Label: Elefant
Anno: 2009
Nazione: Uk
Genere: folk

01. She Hides Behind The Sun
02. When The Child In You
03. Le Pont Mirabeau
04. Lovers
05. When Evening Comes
06. In Every Nook And Cranny
07. Stay Till The Morning Comes
08. Twilight
09. On A Wing And A Prayer
10. The Clockmaker
Tutti gli articoli di Stefano Ricci
Articoli riguardanti Nick Garrie

di Stefano Ricci

Compositore raffinato, collaboratore trentennale del premio Oscar Francis Lai, spalla di Leonard Cohen nei suoi tour degli anni ’80, creatore di quel The Nightmare of JB Stanislas uscito nell’ormai lontano 1969 e considerato da molti come un autentico capolavoro del pop folk britannico.
A quarant’anni di distanza dalla sua prima release, Nick Garrie torna finalmente a camminare fra il pubblico che l’ha sempre reclamato, fuori dai circuiti ordinari di distribuzione, e lo fa in un disco, questo 49 Arlington Gardens, prezioso quanto la dolcezza stillata nella poesia fuori dal tempo che unisce, in un unico componimento, le dieci tracce contenute in un lavoro destinato ad imprimersi, per sensibilità e classe, nella memoria di chiunque entri in contatto con la voce del caro Nick.

Accompagnato da ospiti illustri, come Douglas Stewart dei BMX Bandits o da Norman Blake dei Teenage Fanclub (oltre che dallo stesso Francis Lai), Garrie, tra chitarre avvolgenti e riverberi lontani, tesse una fitta rete di onde sonore capaci di giungere negli anfratti più selvaggi della nostra intimità, sussurrando parole leggere che rimandano ad emozioni smarrite in qualche vecchia stradina di campagna. Brani come Twilight o She Hides Behind The Sun creano percorsi emozionali che si diramano come edera lungo la schiena delle impressioni, mentre ascoltare le inflessioni francesi di Le Pont Mirabeau è un po’ come camminare lungo le scogliere brumose di Dover con il sorriso di chi riesce a cogliere l’incantesimo del presente che si fa esperienza. In un’epoca di frastuoni meccanici e sinfonie elettroniche, è sempre più raro trovare qualcosa di così caldo e toccante come le note di chi, attraverso la storia, sa come veicolare, con sincerità disarmante, emozioni ed immagini in una galleria di sensazioni capaci d’infondere uno stato di malinconica tranquillità alla brutalità di un quotidiano che sembra fuggire da tutto ciò che tende a tradursi in spirito ed impulsività. 49 Arlington Gardens si configura proprio come questo, come un’isola verde smeraldo in un mare di petrolio nero.

 





Nick Garrie [Music boom]
picture: Archivo Elefant

 


 

 

 

 

 

 

 

 

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