Lia Pamina

LIA PAMINA – Love Is Enough
(Elefant, 2016)

Qualora il tuffo nel pop sixties del delizioso “Evening Souvenirs”, a firma The Yearning, non avesse apportato sufficiente zucchero filato ai ricordi dell’anno appena trascorso, sostanzialmente in parallelo con quel lavoro Joe Moore ha dispensato la leggerezza delle sue melodie a un altro disco. Si tratta del debutto della spagnola Rosalía Díaz sotto l’alias Lia Pamina, una raccolta di dodici caramelle pop scritte e arrangiate dall’artista inglese e che dunque rispetto a “Evening Souvenirs” presentano come principale differenza la voce che la interpreta.

E quella della Díaz, al pari di quella di Maddie Dobie, non passa affatto inosservata nelle cartoline tra colori pastello e seppiati di “Love Is Enough”, una raccolta di dodici brevi miniature pop (solo tre superano i tre minuti di durata) di dolcezza ed eleganza che non può non riecheggiare Françoise Hardy, alle quali il tocco di Moore dona incantati contorni atemporali (“The Boy I Used To Know”) e sfumature chamber-folk (“Walking Away”), comunque allegate a una grazia melodica che sa tuttavia anche rivestirsi di vivaci colori indie-pop (“Better Off Without You”), a tratti velati di sottile psichedelia vintage (“Sycamore Tree”).

È purezza pop all’ennesima potenza quella che promana dall’intero agile corso di “Love Is Enough”, album delicatamente fuori dal tempo fin dal tema di fondo e dal modo in apparenza ingenuo di affrontarlo, che invece attesta ancor di più la genuinità di canzoni frutto del perfetto equilibrio tra leggerezza ed eleganza tutt’altro che anacronistica. Perché l’amore, la dolcezza delle giornate primaverili e l’agrodolce malinconia delle canzoni pop non potranno mai passare di moda.

Source: Music Won't Save You