"My vocalese fun fair" review
GIORGIO TUMA | My Vocalese Fun Fair
Particelle di Studiodavoli che continuano a girovagare vitali per l’etere italiano.
Da un lato le avventure di Matilde con Il Genio, mentre in My Vocalise Fun Fair trovano sfogo le voglie tropicaliste di Giorgio Tuma, autore di quel piccolo capolavoro di indie-pop che fu Uncolored (swing’n’pop around rose) su Amico Immaginario, con un giovane Andrea “Popolous” Mangia a trafficare con l’elettronica. Passato il brainstorming salentino, è l’ora di questo lavoro scritto e suonato in comunione con gli “Os Tumantes”, aka Alessio Borgia, Simone Colomba, la Matilde De Rubertis di poco su, Max Giannuzzi, Salvatore Papa e Marco Tuma. Non solo tropicalismo, però, data la splendida grazia soulfull di “Two Happy Sad Guitars...” o l’impasto vocale e chitarristico perfettamente indie-pop di “Saltamontes”. Da “Let’s Make The Stevens Cake!!!” in poi si salta brilli e sorridenti sulle montagne russe caraibiche realizzate in maniera splendida anche graficamente da Davide Zucco come artwork del cd. E non si tratta di semplice remake di quanto proposto tempo addietro dai maestri della musica brasiliana, ma di un sincero atto d’amore realizzato con perizia e creatività. Non c’è da stupirsi, quindi, se tra gli infiniti arpeggi chitarristici ci si perde a fantasticare di mondi più “lenti” ed emozioni leggere e più umane della nostra metallica realtà quotidiana.
Giorgio Tuma [Audiodrome]
picture: Archivo Elefant
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