Troublezine [It]: Super De Luxe Review
Attic Lights, Super De Luxe
A cura di Ricky Brit Pop, Giovedi, 29 agosto 2013
Li avevamo persi per strada i cari scozzesi Attic Lights, forti di un bellissimo esordio a base di guitar-pop e melodie ultra-solari che entravano sottopelle al primo ascolto.
Ce li ritroviamo adesso, con un chitarrista nuovo e una casa dicografica che ci evoca sempre ottimi pensieri, la gettonata Elefant Records. Alla produzione uno dei nostri idoli, ovvero Francis Macdonald e una consapevolezza dei propri mezzi che rende sempre molto gradevoli i brani, indirizzandoli anche su strade e soluzioni piacevolmente diverse e varie.
C'è alta scuola pop nel travolgente ritornello di Breathe For Me, che mostra chitarre corpose e melodie che rimandano addirittura agli esordi dei talentuosi Astrid di casa Fantastic Plastic e come non sentire la scuola Teenage Fanclub mandata a memoria nella brillante Don't You?
Poi come dicevo le carte in tavola vengono sapientemente mescolate con più influenze e rimandi, in modo da accendere vibrazioni da ballata anni '50 incrociata con un taglio "weezeriano" in Say You Love Me, per non parlare del taglio funky-sbarazzino che si fonde con movenze Motown e quasi soul in Future Bond e Stay Before You Leave.
Hit and Miss mi richiama in mente i Thurman (ebbene si!).
Dal quadro che vi sto facendo immagino che capiate bene che tipo di album abbiamo fra le mani. Niente di impegnativo, adatto a queste soleggiate giornate di vacanza, pronto a farsi cantare e a farci muovere la testolina al ritmo di coivolgenti pop-songs. Ne più ne meno.
Romanticismo e sorrisi ammiccanti in Mona Lisa, scandiata dal suono dal pieno e da coretti zuccherosi, mentre forse non funziona benissimo l'unica vera ballata del disco, quella Lock Me Out che mi pare un pò troppo sonnacchiosa.
Ritornano alti i giri del motore in Orbison, canzone ricca di chitarre ruvide e cariche. Un piacevolisimo esempio di power-pop che brucia benissimo la sua benzina. La chiusura (Gabrielle) è molto elegante: un piano in partenza e poi una melodia veramente made in Uk al 100%, con profumi di Beatles ma anche di classiche ballate brit-pop anni '90.
Abbiamo aspettato un po' di tempo, ma, insomma a conti fatti ne è valsa la pena. Un gradito ritorno per i nostri Attic Lights.