Nick Garrie
Rese?as Elefant ["My vocalese fun fair" y "49 Arlington Gardens"]
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Grazie alla promozione di Organetta booking e alla nuova distribuzione garantita da Audioglobe, sarà da ora in poi più facile trovare anche qui da noi le uscite della Elefant Records, label spagnola (con base a Madrid) che in questo 2009 celebra i vent’anni di attività. Specializzata in produzioni di musica pop, la Elefant ha pubblicato bands come Camera Obscura, Lambchop, Stereototal, Au revoire Simone e Casa Azul, dando alle stampe una lunghissima serie di cd, lp e 45 giri. Due le uscite che vi presentiamo tra le ultime novità dell’etichetta.
Nick Garrie – 48 Arlington gardens
(Elefant – 2009)
Partiamo con Nick Garrie, longevo cantautore folk-pop inglese (l’esordio “The nightmare of JB Stanislas” è datato addirittura 1969) che ha sempre riscosso maggior successo commerciale in Spagna piuttosto che in patria. Armato di chitarra, di armonica a bocca e di un dizionario lirico non solo in lingua madre ma anche in francese (“Le Pont Mirabeau”, la sua parte di duetto con la vocalist Rachel Allison in “When evening comes”), e circondato da una fitta schiera di collaboratori (tra questi anche Norman Blake dei Teenage Fanclub, l’autore di colonne sonore Francis Lai, Douglas T. Stewart dei BMX Bandits in veste di coproduttore), Nick si ripresenta con “48 Arlington gardens”, un lavoro di pop “classico” per non dire “stagionato”, dove gli episodi migliori sono a
mio avviso rappresentati da “When the child in you” e da “In every nook and cranny”, nonostante certi spunti sul piano melodico e degli arrangiamenti li si possa trovare pure altrove (il mandolino a solleticare il folk agreste di “Stay till the morning comes”, il sassofono ed il clap clap di mani ad accompagnare “On a wing and a prayer”, il coro di bambine in una “Clockmaker che funge da filastrocca di chiusura...).
Giorgio Tuma – My vocalese fun fair (Elefant – 2008)
Senz’altro più fresco “My vocalese fun fair”, secondo album del salentino Giorgio Tuma alla guida dei fidi Os Tumantes - collettivo di cui fa parte anche la vocalist degli Studio Davoli Matilde De Rubertis - dopo l’esordio del 2005 pubblicato da L’amico immaginario e intitolato “Uncolored (swing’n’ pop around rose)”. Beatles, Burt Bacharach, Caetono Veloso e Jobim tra le influenze dichiarate - noi ci aggiungeremmo almeno gli Stereolab – e di conseguenza possiamo parlare di un raffinato lounge-pop con vaghe sfumature psichedeliche e qualche decisivo ancheggiamento bossanova. Il disco funziona bene nei singoli episodi (“Two happy sad guitars...” e “Coney island memories...” incaricate di trainare tutta la scaletta), ma si smarrisce un po’ strada facendo, diciamo da “St Nicholas blue melody” in poi: non che Giorgio e la sua band perdano la direzione giusta, questo no, semplicemente la seconda parte della tracklist tende a svaporare in un morbido sottofondo del quale è più difficile conservare tracce significative. Questi sono solo due possibili punti di partenza (o di approdo), a voi il compito di navigare/curiosare ulteriormente nel catalogo della Elefant Records.
Rese?as Elefant [Freak out]
foto: Archivo Elefant
Rese?as Elefant [Freak out]
foto: Archivo Elefant