Giorgio Tuma
Rese?a "My vocalese fun fair"
GIORGIO TUMA
My Vocalese Fun Fair
di Enrico "Sachiel" Amendola
Godersi il contrasto tra il tepore del sole e un soffio di aria fresca rigenerante. Assaporare il gusto dell’ozio e del relax ascoltando il disco giusto. Qualcosa che massaggi dolcemente i pensieri pigri, magari sorseggiando una bibita fresca e dolce al punto giusto.
E’ il momento perfetto per “My Vocalese Fun Fair” di Giorgio Tuma. Benedetti siano i dischi come questo, delicati e luminosi come uno splendido mattino di primavera, colorati come una farfalla ed esotici come il succo di papaya.
Il Nostro, in compagnia dei suoi Os Tumantes, riesce a coniugare il meglio dell’indiepop nostrano con le influenze tropicaliste di Caetano Veloso. Lo definiscono lounge pop, niente che abbia a che vedere con le improbabili compilation di “Buddha Bar”, buone solo come inifluente sottofondo di serate nei club a veloceità moderata. Un pugno di melodie scintillanti, che ruotano attorno a trame acustiche ed accenti jazzati, arricchite da armonie beatlesiane e riscaldate da un tiepido vento arrivato da quache oceano lontano migliaia di miglia.
Tutto accade sotto i nostri occhi, più precisamente in Puglia, dove Giorgio è di stanza.
Un reato non prestargli orecchio.
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Rating:
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Giorgio Tuma [Indie for bunnies]
foto: Archivo Elefant