Giorgio Tuma
Rese?a concierto Fitness Forever + Giorgio Tuma [Istanbul Cafe, Lecce, Italia]
FITNESS FOREVER + GIORGIO TUMA - Live @ Istanbul Café (Squinzano, 12/04/2009)
di Giuseppe "Mr. Soft" Muci
Di tanto in tanto può succedere che qualcosa di interessante riesca a scuotere quel lembo di terra di periferia chiamato Salento, in grado di risvegliarsi dal proprio torpore catatonico solo durante la stagione estiva, per offrire ad orde di turisti intere cartelle di file .jpg da mostrare agli amici ed aneddoti da raccontare durante la pausa pranzo.
Può succedere che un gruppo di ragazzi dell’associazione Odelay riesca a raccogliere sul palco dell’Istanbul Café di Squinzano due tra i più interessanti nomi della scena musicale nostrana: nomi che il ‘paese reale’ non merita, ed allora è la spagnola Elefant Records ad offrire loro accoglienza e riconoscimenti dovuti. Il paese reale - 140.000 persone - quella sera si trovava in un’altra piazza del capoluogo pugliese, per prendere parte all’ennesimo rito di lobotomia collettiva (leggasi, in tal caso, “Amici”). Ma questa è un’altra storia...
Può succedere anche che dal cielo venga giù un vero e proprio diluvio, di quelli che a certe latitudini sono cosa ben rara, ma che in un piccolo locale si manifesti un’estate furori stagione: allora pare quasi di vederle, quelle sdraio a strisce e gli ombrelloni colorati, la sabbia e i venditori di cocco, tutto in una manciata di polaroid sbiadite e di motivetti da portare a casa. L’onere e l’onore di aprire la serata spetta all’enfant locale Giorgio Tuma, ancora fresco della recente uscita del bellissimo “My
Vocalese Fun Fair”: tra atmosfere brasilere e malinconie color pastello il nostro riesce perfettamente a scaldare l’ambiente, nonostante il clima non proprio primaverile. Sarò sincero: era la prima volta che vedevo Tuma su un palco e non mi sarei aspettato di ascoltarlo cimentarsi da solo alla voce: ebbene, sono rimasto piacevolmente sorpreso. Pop fragile, arpeggi che si dissolvono nell’aria come il fumo di una sigaretta: peccato solo che i quattro pezzi suonati siano stati veramente pochi.
Breve pausa beveraggio/cambio strumenti ed è la volta delle guest-star della serata: i partenopei Fitness Forever, per l’occasione in formazione a sette, che vanno ad incastrarsi sul piccolo palco dell’Istanbul come in un surreale tetris umano. Fin dalle prime note si capisce che la band, trainata dalla chitarra di Carlos Valderrama e dall’avvenenza della front-woman Paster, è a proprio agio e si diverte, ma soprattutto sa come far divertire la gente accorsa: ed è per questo che si perdona loro anche qualche sbavatura e qualche dimenticanza. Si balla trascinati dalla leggerezza pop delle canzoni di “Personal Fitness”, pezzi che nonostante la sontuosità degli arrangiamenti su disco rendono sorprendentemente bene anche nella loro veste live: e nel mezzo c’è anche modo di assistere ad un inatteso duetto con Rosita dei SuperPatner, che sale sul palco per “Vacanze a Settembre” e per i fischi su “Albertone”. Le cartoline yéyé tratteggiate dei Fitness Forever funzionano a dovere, come fossero una macchina del tempo capace di catapultare il pubblico direttamente indietro negli anni ‘60, tra cocktail ed ombrellini in riviera, e scorci di dolce vita rigorosamente in bianco e nero.
Si chiude sulle note di “Breakfast at Diego’s”, e mentre percorriamo la strada per rincasare, nonostante il diluvio e le strade inondate dalla pioggia, ci sembra che l’estate sia decisamente più vicina.
GIORGIO TUMA MySpace
FITNESS FOREVER MySpace
Concierto Istanbul Cafe [Indie for bunnies]
foto: Archivo Elefant
Concierto Istanbul Cafe [Indie for bunnies]
foto: Archivo Elefant