Giorgio Tuma
Rese?a "My vocalese fun fair"
GIORGIOTUMA- MY VOCALESE FUN FAIR
Elefant Records-2009
di: Ester Apa
C’è l’aroma dei versi che richiamano alla mente Vinicius de Moraes, slow tempo intimisti e perfettamente a fuoco, il calore delle prime giornate estive e richiami di bossa nova che scivolano lievi su cantati confidenziali. Giorgio Tuma è un artista salentino poliedrico e ispirato che riunisce intorno a sé un combo di musicisti di spessore (su tutti i chiaroscuri vocali di Matilde De Rubertis) in un full lenght “My vocalese fun fair” che porta la firma della Elefant Records e si muove fra le sottigliezze ritmiche del folk brasiliano e le ambientazioni fluttuanti del jazz americano. Silhouette musicali dalle forme affusolate, che si adagiano su un bouquet di chitarre gentili, sono pennellate dalle suggestioni da “rive gauche” francese e nobilitano quelle composizioni minimaliste in cui le narrazioni ti accompagnano verso notti quiete in cui incontrare “ragazze di Ipanema”. Punteggiature di fiati e piano, il cui bel pop si carica di atmosfere soffuse, di cromature sonore che non scalpitano ma aspettano pazientemente di essere valorizzate da un ascolto che faccia della lentezza il suo maggior pregio. Qui non si calca la mano musicale con inutili barocchismi, queste quindici tracce sono tutt’al più percosse da carezze sonore: fiati, chitarre e percussioni che si incrociano lievemente, inchiostri di parole che procedono per immagini. Tuma tiene il tempo di questa piccola ensamble, stimola, raccoglie i pezzi musicali che compongono il quadro, allarga la coscienza di sé nel lavoro collettivo e si ritaglia così uno spazio personale e ben riconoscibile nel panorama autorale dei giorni nostri. Questo è un disco che ha un bel respiro, che pacifica chi lo ascolta: non ci sono irrequietezze, scossoni ma una quadratura del cerchio in cui ci si ritrova nella casa d’infanzia con gli amici più fidati improvvisando la più bella delle jam session che potevi immaginare.
Giorgio Tuma [Radio ciroma]
foto: Archivo Elefant