Fitness Forever
Rese?a "Personal train"
Fitness Forever's Personal Train is Carlos Valderrama's second twee/symphonic pop adventure, - awaited label debut release, finally coming out after a delay due to the policy of a previous deal with major Emi. - I don't hide Valderrama (aka Gaetano Scognamiglio) is a dear friend of mine (i always say that to impress girls), but be sure You cannot but falling in love with this guy if You'll have the luck to cross in his way; - said that, - His genius is clear to everyone since the first chord He plays (more, we cannot but quoting His previous projects, as The Goonies, as well Valderrama 5, jewels kept into a drawer), and i've been so lucky to follow the whole album genesis, with demos and etc. Maybe a random listener would only pay attention to the melody and lyrics instead of stopping on the richness and research of each arrangement and detail of these 12 tracks, a majestic work of song-writing with his bandmates, Scialdone, Big Tony and Paster, - i mean, instead of the lyrics inside the booklet, Fitness Forever should have include a sort of guide for dummies to this opus, - truly a masterpiece that gathers in massive listenings of Burt Bacharach (the tribute Bacharach, - a total money-machine single, reprise and corrected from previous release), Beach Boys, italian 60s ye-ye music (D'Estate), Nino Rota (the amazing nocturne walk of Albertone), The Byrds' harmonic guitar play and following revival in early Creation records' releases (Probabilmente, Monica), - as well right with Elefant's catalogue: with label mates La Casa Azul look like taken away at birth (with the spanish band later raised by a 8 bit console as mom): boy/girl vocals, catchy tunes, 60s twee pop adoration. Differently from previous album Marmalade Gomelsky, now all lyrics are in italian, - and there's an everlasting sense of irony and fun, - nothing looks like taken seriously (diet, holidays, love), sort of carefree attitude by choice, that comes less only with the spleen of Probabilmente's fast run, the lyrical ending of Bacharach and the broken heart of Quando Ho Tempo: - the first is a music crescendo nearly shoegaze in its final explosion, the latter is a brief (less than 2 minutes!) love song, brief like a summer rush for a girl, - sweet and delicate. The string quartet patterns remember somehow of Stereolab's poetry, adding that suave quid of magnificence, but there's also time for an unexpected 70s-like disco parenthesis in Se Come Te (and believe me, Elefant really should push on Carlos Valderrama for making release the original Beatles-ish version of this song). I remember i read somewhere that Velvet Underground's Loaded was entitled like that because Atlantic rec asked for a new album loaded with hits, - well, - nobody asked that to Carlos, yet, actually, - that's what Personal Train is: loaded with hits.
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Personal Train dei Fitness Forever segna la seconda avventura twee/symphonic pop di Carlos Valderrama, - l'atteso debutto su etichetta, finalmente pubblicato dopo un ritardo dovuto alla politica di un accordo precedente con la major Emi. Non nascondo che Valderrama (aka Gaetano Scognamiglio) è un mio caro amico (me ne vanto anche per fare colpo sulle ragazze), ma stiate sicuri che non potreste che innamorarvi di questo ragazzo se solo aveste la fortuna di incrociare la sua strada; - detto ciò, il suo genio è chiaro a chiunque sin dalla prima nota che suona (e poi, non si possono non citare gli altri side-projects quali The Goonies e Valderrama 5, - davvero dei gioielli tenuti nel cassetto), e poi sono stato altrettanto fortunato di aver seguito la genesi di questo album, con demo ed etc. Forse un ascoltatore casuale non pagherebbe attenzione solo alla melodia e i testi, invece che soffermarsi sulla ricchezza e la ricerca di ogni arrangiamento e dettaglio di queste 12 tracce, - un magistrale lavoro di partitura con i suoi compagni di gruppo Scialdone, Big Tony e Paster; mi spiego: invece dei testi, nel booklet avrebbero dovuto includere una guida per principianti a spiegare la Loro opera, - sinceramente un lavoro sopraffino che raccoglie e porta via massicci ascolti di Burt Bacharach (da cui il tributo Bacharach, totale singolo money-machine, ripresea e corretta dal precedente disco), Beach Boys, lo ye-ye anni 60 italiano (D'Estate), Nino Rota (la stupefacente passeggiata notturna di Albertone - nomen omen), i giochi armonici di chitarra di The Byrds nonchè il seguente revival delle uscite della Creation records (Probabilmente, Monica), - e poi proprio ciò che la Elefant ha su catalogo: con i compagni di etichetta La Casa Azul sembrano separati alla nascita (con gli spagnoli poi adottati da una madre console 8 bit): boy/girl alla voce, melodie accattivanti, adorazione per il twee pop anni 60. Differentemente dal precedente album Marmalade Gomelsky, qui tutti i testi sono cantati in intaliano, - e c'è un ineluttabile senso di ironia e divertimento in questi, - nulla è preso seriamente (diete, vacanze, amore), sorta di attitudine alla spensieratezza, - scelta che viene meno solo con la malinconia in corsa di Probabilmente, il finale lirico di Bacharach, e il cuore spezzato di Quando ho Tempo: la prima è un crescendo musicale quasi shoegaze nel tiro, - l'ultima invece è una brevissima (meno di 2 minuti!) canzone d'amore, breve come lo sarebbe un'infatuazione estiva, dolce e delicata. I movimenti del quartetto d'archi richiamano in qualche modo la poesia degli Stereolab, aggiungendo quel quid di magnificenza, - ma c'è sempre tempo per un'inattesa parentesi disco stile 70 in Se Come Te (e credetemi, la Elefant dovrebbe davvero fare pressione su Carlos per fargli pubblicare la versione originale, totalmente Beatlesiana). Ricordo che ho letto da qualche parte che l'album Loaded dei Velvet Underground fu intitolato così perchè l'Atlantic rec domandò loro un nuovo album caricato di hits, - beh, nessuno lo ha chiesto a Carlos, - ma invece è proprio questo Peronal Train: loaded with hits.
Fitness Forever [Komakino fanzine]
foto: Archivo Elefant