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04/02/2009

Art?culo "Personal train"



La canzone italiana riparte da Fitness Forever


Uno che cresce con l’indie col tempo si convince che la musica buona non potrà avere che una lingua, l’inglese. Poi magari riscopre la canzone buona italiana ma si convince lo stesso che sia stata solo una parentesi come il cinema buono italiano, eccezioni alla regola. Ma poi arriva questo Fitness Forever che scardina tutte queste convinzioni.

Il disco mi piomba proprio a ridosso del Sanremo, proprio mentre la Rai di Vespa (più che un insetto, un verme) cerca di richiamare gli italiani alla canzone italiana, mentre si approfitta della morte del povero Reitano per scaldare il pubblico in attesa del penoso festivalone nazionale.

Allora ti immagini un Sanremo fatto di tanti Fitness e ti viene di gridare “Italia” come la bonanima.

Con Fitness scopri che l’italiano si può cantare, anche se è difficilissimo mondarlo dalle deformità degli ultimi decenni: gli stilemi canori da “rock italiano”, i leziosismi e gli intellettualismi del presunto rock alternativo pesanti come la croce, i lirismi, le eufonie caccofoniche che ci hanno lasciato in eredità le star degli ultimi vent’anni e più. Così come è difficile affrontare un tema qualsiasi senza cadere intrappolati negli immaginari triti nel provincialismo dei nostri singer. È difficilissimo! Eppure il miracolo ogni tanto succede. E il trucco è sempre quello vecchio: omnia munda mundis. E Fitness Forever sono mondi, in questo mare sanremese di immondi. Pensa un po’ il paradosso, la canzone italiana che va a sciacquarsi a Napoli!

Personal Train è un disco italianissimo, come ci mostra eloquentemente il retro della copertina, con tanto di tricolore così! Peccato solo che non abbia trovato un mecenate in patria, così che alla fine se l'è fuffato una importante label spagnola, la Elefant. E doppio peccato perchè è un disco che potrebbe potenzialmente stringere a sé tutte le fette che compongono il nostro popolo: dall’analfabeta allo snob coltissimo, dal defilippiano al venturiano, dalle nuove generazioni alle vecchie. Perché è moderno e allo stesso tempo rassicurante, oltre che bellissimo. È sentimentalone da accapponare la pelle, con gli archi a fare malinconia e i fiati a ridare gioia. Riprende i grandi canzonieri italiani, riprende Vandelli , Sorrenti e chissà chi altro, riprende un sacco di roba che ricorda gli stereotipi italiani di cui andiamo più fieri: l’estate, l’innamoramento, le vacanze e il mare, la commedia, i B-movie anni Settanta con le nostre splendide colonne sonore. Torna dietro al passato doc, scansando tutte le sofisticazioni successive. Per ripartire da lì.

Così, per farvelo conoscere di persona, Odelay ha scelto una festa pure essa moolto italiana per farlo suonare qui in Salento: Pasqua!

www.myspace.com/fitnesswithyou

www.elefant.com

rico





Fitness Forever [Odelay fanzine]
foto: Archivo Elefant

 


 

 

 

 

 

 

 

 

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