The Yearning

THE YEARNING – Evening Souvenirs 
(Elefant, 2016)

Un tuffo nel raffinato candore sixties, senza intenti revivalisti e nostalgie limitate al solo livello dell’estetica. Certo, fin dall’immagine in bianco e nero della copertina, il secondo album di The Yearning, band inglese che ruota intorno alle ovattate ambientazioni sonore di Joe Moore e alla suadente dolcezza interpretativa di Maddie Dobie, si può ricavare una precisa impressone del suo contenuto.

A tale impressione le dodici canzoni di “Evening Souvenirs” mantengono pienamente fede, inanellando una sequenza di canzoni delicate e sognanti, mai stucchevoli nella leggerezza di melodie e arrangiamenti, mai tali da suscitare dubbi circa la genuina autenticità dell’opzione espressiva ad esse sottostante.
Lungi dall’appiattirsi su stereotipi forzatamente ricercati, nel corso del lavoro Moore e la Dobie dispensano una galleria di piccole gemme pop, spaziando con straordinaria naturalezza dal romanticismo dei Belle & Sebastian all’accurata eleganza negli arrangiamenti che rimanda a Burt Bacharach, da melodie uptempo a disarmanti istantanee di agrodolce malinconia.

Brano dopo brano, “Evening Souvenirs” rivela una delizia dopo l’altra, regalando un ventaglio di sensazioni mutevoli, accomunate da una rara combinazione di spontaneità di scrittura pop, interpretazioni di sognante leggerezza e gusto fuori dal tempo nell’elaborazione di sonorità classiche ma assolutamente credibili al tempo presente. Perché canzoni come le varie “When I Lost You”, “Not That Type Of Girl”, “When You Look At Her” e “Fools Fall In Love” sono qui e ora e fanno innamorare raccontando la semplice naturalezza del sentimento, universale e indifferente a tempi, mode ed età, come solo il pop e i suoi cultori sanno essere.

Fuente: Music Won't Save You